Risarcimento danni per caduta in una buca stradale: quando è possibile ottenerlo
Cadere a causa di una buca o dissesto presente sulla strada è purtroppo un evento tutt’altro che raro in Italia. Le conseguenze possono essere gravi, tanto per i pedoni quanto per gli automobilisti o motociclisti, che rischiano danni fisici e materiali. In molti casi, tuttavia, è possibile ottenere un risarcimento del danno subito.
Vediamo nel dettaglio quando e a quali condizioni è possibile agire legalmente per ottenere un risarcimento per caduta in una buca stradale.
📌 Chi è responsabile della manutenzione delle strade?
La responsabilità per la manutenzione delle strade dipende dalla tipologia di strada:
- Comuni: responsabili delle strade comunali;
- Province: responsabili delle strade provinciali;
- Regioni o Anas: responsabili delle strade regionali e statali.
È importante individuare l’ente proprietario o gestore della strada, poiché sarà il soggetto nei confronti del quale richiedere il risarcimento.
L’art. 2051 del Codice Civile stabilisce che:
“Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito.”
Dunque, l’ente pubblico è custode della strada e può essere ritenuto responsabile dei danni causati da una buca, a meno che non dimostri l’esistenza di un caso fortuito, cioè un evento imprevedibile e inevitabile.
⚖️ Normativa di riferimento
Oltre all’art. 2051 c.c., è rilevante anche l’art. 2043 c.c., che disciplina la responsabilità extracontrattuale:
“Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno.”
In alcuni casi, i giudici hanno ritenuto applicabile l’art. 2043 anziché il 2051, qualora l’ente non avesse un controllo costante sulla strada (es. tratti particolarmente vasti o impervi).
Per approfondimenti normativi: Art. 2051 Codice Civile – Normattiva
🧾 Quando è possibile ottenere il risarcimento?
Affinché l’ente sia obbligato a risarcire, è necessario dimostrare:
- L’esistenza della buca o del dissesto stradale;
- Il nesso causale tra il dissesto e il danno subito;
- L’imprevedibilità e l’invisibilità del pericolo;
- L’assenza di colpa del danneggiato.
Se la buca era ben visibile e facilmente evitabile, il risarcimento potrebbe essere negato o ridotto per concorso di colpa.
📸 Prove necessarie per il risarcimento
Per ottenere un risarcimento è fondamentale raccogliere prove concrete dell’accaduto. Tra queste:
- Foto della buca e del luogo dell’incidente;
- Verbale dei vigili urbani o della polizia locale;
- Eventuali testimoni;
- Certificato medico o referti in caso di danni fisici;
- Preventivi o fatture per i danni materiali (es. pneumatici, sospensioni, ecc.);
- Denuncia presentata all’ente gestore della strada.
Il danneggiato ha l’onere di dimostrare il danno subito e la correlazione con la buca stradale.
⚠️ Caso fortuito: quando l’ente non risponde
Come anticipato, la responsabilità ex art. 2051 c.c. può essere esclusa se l’ente prova l’esistenza di un caso fortuito.
Esempi di casi fortuiti:
- La buca si è creata improvvisamente a seguito di un nubifragio imprevedibile;
- Il dissesto si è prodotto pochi minuti prima dell’incidente e l’ente non poteva intervenire tempestivamente.
Tuttavia, la giurisprudenza tende a escludere il caso fortuito quando l’ente non dimostra di aver effettuato controlli periodici o interventi di manutenzione regolare.
🏛️ Cosa dice la giurisprudenza?
La Corte di Cassazione ha più volte chiarito i limiti della responsabilità degli enti pubblici.
Ad esempio, in Cass. Civ. Sez. III, 18 aprile 2018, n. 9510 si afferma che:
“La responsabilità ex art. 2051 c.c. dell’ente custode della strada è configurabile anche in presenza di una buca o di un’insidia, salvo che l’ente dimostri di aver fatto tutto il possibile per prevenirla o eliminarla.”
In un’altra pronuncia, Cass. Civ. n. 21216/2015, si ribadisce che:
“La visibilità e l’evitabilità del pericolo da parte del danneggiato possono ridurre o escludere la responsabilità dell’ente.”
Quindi, la visibilità della buca e la condotta del danneggiato sono elementi determinanti per il riconoscimento del diritto al risarcimento.
🧑⚖️ Come richiedere il risarcimento
La procedura generalmente prevede:
- Invio di una richiesta scritta di risarcimento danni all’ente competente, con:
- Descrizione dettagliata dell’evento;
- Dati anagrafici;
- Documentazione allegata (foto, certificati, testimoni, ecc.);
- Eventuale apertura di una trattativa stragiudiziale;
- In caso di mancata risposta o rifiuto:
- Ricorso al giudice di pace o tribunale, in base al valore del danno.
Il termine di prescrizione è di 5 anni dal momento in cui si è verificato l’incidente.
📬 A chi rivolgersi?
Il danneggiato può presentare istanza:
- Al Comune, per strade urbane;
- Alla Provincia o Regione, per strade provinciali o regionali;
- All’ANAS, per strade statali o superstrade.
Link utile: Sito ANAS – Segnalazioni e Reclami
🧑💼 Serve l’assistenza di un avvocato?
Sebbene non sia obbligatorio rivolgersi a un avvocato, in casi più complessi è fortemente consigliato farlo. Un legale esperto potrà:
- Valutare la fondatezza della richiesta;
- Predisporre correttamente la domanda risarcitoria;
- Rappresentare il cliente in giudizio se necessario;
- Quantificare adeguatamente i danni patrimoniali e non patrimoniali.
✅ Conclusioni
Il risarcimento per danni da buca stradale è un diritto previsto dal nostro ordinamento, ma non è automatico. Serve dimostrare il danno, la responsabilità dell’ente custode e l’assenza di colpa da parte del danneggiato.
Documentare accuratamente l’accaduto, conservare le prove e, quando necessario, affidarsi a un avvocato esperto in responsabilità civile è essenziale per ottenere giustizia.