Ogni giorno, centinaia di persone si recano nei supermercati per svolgere attività quotidiane come la spesa. Tuttavia, può capitare di essere coinvolti in incidenti dovuti a pavimenti bagnati, ostacoli imprevisti, scarsa manutenzione o mancanza di segnaletica. In questi casi, si pone un interrogativo fondamentale: di chi è la colpa? E chi risponde per i danni subiti?
L’ordinamento italiano prevede regole molto chiare sulla responsabilità da caduta al supermercato, inquadrandola nel contesto più ampio della responsabilità civile per custodia. Vediamo nel dettaglio cosa significa, quando si ha diritto al risarcimento e quali prove è necessario raccogliere.
Cosa si intende per “responsabilità da caduta al supermercato”?
La responsabilità da caduta al supermercato è una forma di responsabilità civile che grava sul gestore (o proprietario) dell’esercizio commerciale nel caso in cui un cliente subisca una lesione a causa di una situazione di pericolo presente nei locali.
👩⚖️ Riferimenti normativi
La disciplina giuridica si fonda sull’art. 2051 del Codice Civile, che stabilisce:
“Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito.”
Fonte: Brocardi.it – Art. 2051 c.c.
In sostanza, il supermercato è considerato custode dei luoghi e delle cose che mette a disposizione del pubblico. Se da tali beni deriva un danno a una persona, è presunto responsabile, a meno che non provi che l’evento si è verificato per caso fortuito, cioè un fatto imprevedibile e inevitabile.
Quando sussiste la responsabilità del supermercato?
La giurisprudenza ha ormai delineato un quadro consolidato: il supermercato è responsabile ogni volta che la caduta del cliente è provocata da un’insidia o trabocchetto non visibile né prevedibile.
Ecco alcuni esempi concreti in cui il supermercato è normalmente considerato responsabile:
- Pavimento bagnato o appena lavato senza opportuna segnaletica
- Residui di cibo o liquidi presenti per terra (olio, yogurt, frutta schiacciata)
- Cassette, scatole o bancali lasciati nei corridoi
- Dislivelli, gradini o mattonelle rotte
- Cattiva illuminazione che impedisce la corretta visione del pericolo
In tutti questi casi, si configura una violazione del dovere di custodia, e quindi una responsabilità del supermercato per la caduta.
Quando il supermercato non è responsabile?
La responsabilità può essere esclusa solo se il gestore riesce a dimostrare che:
- Il pericolo si è manifestato improvvisamente e non poteva essere evitato (es. un altro cliente versa acqua a terra e pochi istanti dopo un secondo cliente cade)
- Il danneggiato ha avuto una condotta imprudente o negligente
- Il fatto è riconducibile a un evento fortuito o imprevedibile
In questi casi si parla di caso fortuito, che rappresenta l’unica scriminante valida per escludere la responsabilità da custodia.
📌 Tuttavia, il gestore ha l’onere della prova: dovrà cioè dimostrare con elementi concreti che l’incidente è stato imprevedibile e inevitabile.
Cosa deve provare chi subisce la caduta?
Secondo l’onere della prova, chi subisce una caduta deve:
- Dimostrare il fatto (cioè la caduta e le sue circostanze)
- Provare il nesso causale tra il danno subito e la cosa custodita (es. pavimento bagnato)
- Quantificare i danni (fisici, patrimoniali, morali)
Per questa ragione, è fondamentale raccogliere prove immediatamente dopo l’incidente.
📋 Consigli pratici:
- Scatta foto o video del luogo dell’incidente
- Richiedi la compilazione di un verbale interno
- Chiedi ai presenti di testimoniare (nome e recapito)
- Conserva lo scontrino che dimostri la tua presenza
- Rivolgiti a un pronto soccorso o al tuo medico per certificare le lesioni
Quali danni possono essere risarciti?
Se viene riconosciuta la responsabilità da caduta al supermercato, il cliente ha diritto a ricevere il risarcimento di tutti i danni subiti. I principali includono:
✅ Danni risarcibili:
- Danno biologico: lesioni fisiche temporanee o permanenti
- Danno patrimoniale: perdita di reddito, spese mediche, farmaci, trasporti
- Danno morale: sofferenza psicologica e impatto sulla qualità della vita
- Invalidità temporanea o permanente
- Eventuali danni estetici o funzionali
La liquidazione dei danni segue spesso le tabelle medico-legali predisposte dai tribunali (es. le Tabelle di Milano – Tribunale di Milano – Tabelle danno biologico).
La polizza assicurativa del supermercato
I supermercati, come ogni esercizio commerciale aperto al pubblico, sono di norma coperti da una polizza assicurativa per la responsabilità civile verso terzi (RCT).
Ciò significa che, una volta accertata la responsabilità, sarà l’assicurazione del supermercato a pagare il risarcimento. Tuttavia, la compagnia può:
- Controdedurre la richiesta
- Negare il pagamento
- Proporre una somma inferiore a quella spettante
📣 È quindi altamente consigliato farsi assistere da un avvocato esperto, che possa negoziare efficacemente con la compagnia o agire in giudizio, se necessario.
La giurisprudenza sulla responsabilità da caduta al supermercato
Nel corso degli anni, la Corte di Cassazione ha fornito chiarimenti fondamentali:
📌 Cass. Civ., Sez. III, Sent. n. 2482/2018
“La presenza di liquido sul pavimento, non segnalata, in un esercizio commerciale, integra responsabilità del gestore per violazione dell’art. 2051 c.c.”
📌 Cass. Civ., Sent. n. 36573/2022
“Il danneggiato deve provare che il danno è stato causato dalla cosa in custodia, mentre il custode deve dimostrare che l’evento è stato imprevedibile e inevitabile.”
👉 Queste pronunce confermano l’orientamento secondo cui il supermercato è tenuto ad adottare tutte le misure necessarie per prevenire danni, anche quelli derivanti da condotte di terzi o da anomalie occasionali.
Caduta nel parcheggio del supermercato: vale la stessa regola?
Sì. Anche le aree esterne e adiacenti al supermercato, come parcheggi, rampe, marciapiedi, rientrano nella sfera di custodia del gestore se sono nella sua disponibilità.
Pertanto, una caduta provocata da:
- Buca o asfalto irregolare
- Ghiaccio non rimosso
- Mancata illuminazione o segnaletica
può comportare responsabilità da caduta anche fuori dai locali del supermercato, se sussistono le stesse condizioni previste dall’art. 2051 c.c.
Quanto tempo ho per richiedere il risarcimento?
Il diritto al risarcimento dei danni derivanti da una caduta in supermercato si prescrive in 5 anni, ai sensi dell’art. 2947 del Codice Civile.
Fonte: Art. 2947 c.c. – Brocardi.it
👉 Tuttavia, se la caduta integra anche un reato (es. lesioni gravi colpose), i termini possono essere più lunghi.
È comunque consigliabile agire tempestivamente per evitare problemi di prova o contestazioni sulla prescrizione.
Conclusioni: come tutelarsi in caso di caduta al supermercato
La responsabilità da caduta al supermercato è un tema molto delicato e complesso, che richiede una valutazione accurata del caso specifico.
In sintesi:
- Il supermercato è responsabile se la caduta è causata da una situazione pericolosa non visibile né segnalata
- È necessario raccogliere prove subito
- Il danno deve essere provato e documentato
- È fondamentale agire tramite un legale, anche nella fase stragiudiziale
- Il cliente ha diritto al risarcimento integrale dei danni fisici, morali ed economici
Hai subito una caduta in un supermercato?
Il nostro studio legale assiste clienti in tutta Italia in casi di lesioni da caduta nei supermercati, nei centri commerciali, nei negozi e in luoghi aperti al pubblico.
Offriamo:
- Analisi gratuita dei documenti
- Assistenza nella fase stragiudiziale e giudiziale
- Trattativa con l’assicurazione
- Tutela legale completa fino al risarcimento
📩 Contattaci ora per una consulenza legale su misura.